Anche i candidati sindaco dicono la loro sul nostro striscione

Striscione ateoIl Corriere Adriatico dedica nuovamente la prima pagina alle polemiche sorte intorno al nostro striscione ateo. Dopo la dichiarazione dell’arcivescovo, anche i candidati sindaco di Ancona esprimono la loro opinione.

Eugenio Duca (La Sinistra) e Fiorello Gramillano (Pd) credono che la libertà di espressione vada tutelata, e non mostrano particolari ostilità nei confronti della nostra campagna.
Renato Galeazzi (Lista civica) preferirebbe “evitare manifestazioni del pensiero clamorose che suonano da provocazione”, mentre Giacomo Bugaro (Pdl) giudica la nostra una “manifestazione violenta del pensiero”, assicurando che lui non darebbe mai “il permesso per queste espressioni provocatorie”.

Il candidato dell’Udc Andrea Speciale arriva a dire che la nostra campagna è “a favore dell’ateismo ma anche dell’individualismo, dell’edonismo e di una visione della vita della persona che inizia e finisce con la propria vita”, confondendo probabilmente il nostro slogan con quello degli “ateobus”.

A dargli manforte arriva inoltre il capogruppo dell’Udc in consiglio regionale Luigi Viventi, che ha dichiarato: “Come può pensare questa gente che Dio non esiste? In realtà chi non esiste è proprio l’ateo! Ogni uomo ha un punto supremo di riferimento. Esistono solamente o gli adoratori di Dio, o gli adoratori del diavolo, o gli adoratori degli idoli”, e ancora: “Guardate quanti bei monumenti hanno costruito i cristiani di Ancona; voi non siete stati capaci che di confezionare un brutto striscione all’imbocco di una galleria buia”.

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