Comunicato stampa sul murale scandaloso a Senigallia

Comunicato stampaCOMUNICATO STAMPA

Senigallia, 4 Novembre 2013

Agli organi di stampa, loro sedi

Oggetto: La malizia di chi guarda; lo scandalo di chi censura e vandalizza; la vergogna di chi non vede la vera vergogna.

Le notizie apparse sui giornali locali in questi giorni riguardanti le indignazioni di un ”giovane papà”, di un nonno che ha scritto addirittura al Pontefice e di altri sedicenti ”collegi per la salvaguardia della morale pubblica” – impegnati anche a millantare un presunto impegno turistico religioso per Senigallia – per un murale raffigurante all’attrice Ilona Staller (in arte Cicciolina), realizzato nei pressi di un asilo del quartiere Saline di Senigallia, ci lasciano alquanto perplessi e ci spingono ad alcune riflessioni.

In questi ultimi due giorni non siamo ancora riusciti a capire come riesca la sola raffigurazione del volto della Staller, ad essere percepita come scandalosa e quindi inadeguata per gli occhi di un bambino di circa cinque anni, che si presume non abbia la più pallida idea di chi sia l’attrice o il genere cinematografico in cui lavorava ormai 20 anni fa; genere evidentemente conosciuto invece dal giovane papà e dal nonno.
Coloro che vedono nel murale dell’artista Geos, un qualcosa da cui difendersi e nascondere ai propri figli, dovrebbero quantomeno soffermarsi a riflettere sulle intime cause del loro personale turbamento.

Nel frattempo ci si è spinti ben al di là della notizia: purtroppo pare che qualcuno abbia avuto la brillante idea di aggiungere il suo personale contributo di vandalo censore e intollerante, andando a deturpare altri murales dello stesso artista, con tanto di insulti.
Atti vandalici e di cieca intolleranza, dei quali anche la nostra associazione è stata oggetto, su ben altra questione. Nelle logiche “indignate” di questi individui (i soliti?), la loro idea di libertà di espressione non contempla il rispetto per la libertà di espressione altrui.

In conclusione, ciò che ci piacerebbe sapere da chi si è adoperato in queste segnalazioni, volendone fare un caso, è il perché ci si voglia accanire tanto contro un innocuo volto dipinto su un muro ad una distanza di circa 100 metri da un asilo, quando a soli 50 metri dallo stesso asilo campeggiano scritte e simboli nazisti che inneggiano alla cacciata degli ebrei.
Forse che questi nonni e questi giovani papà, così solerti ed attivi per l’educazione e la morale dei propri figli, ritengono che guardare la Staller sia più diseducativo di una croce uncinata nazista o degli slogan in voga durante il periodo delle leggi razziali?

Delegazione di Senigallia
Paul Manoni

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One Response

  1. Non voglio commentare il vs/Comunicato stampa.Dico solo,da non credente:peccato che questo Papa non abbia 30 in meno

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