Comunicato stampa sulla manifestazione CEI

Manifestazione CEICOMUNICATO STAMPA
Ancona, 26 Gennaio 2011

Agli organi di stampa, loro sedi
Oggetto: Manifestazione presso Consiglio Permanente CEI ad Ancona.

Il Circolo UAAR di Ancona – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti – esprime la propria solidarietà e partecipazione alla manifestazione del 27 gennaio 2011organizzata dall’Associazione Radicali Marche, allo scopo di “chiedere spiegazioni riguardo alla “nuova congrua”, ossia quel meccanismo di finanziamento alla Chiesa Cattolica per cui lo Stato le devolve l’8 per mille dell’intero gettito IRPEF”, organizzata presso l’Hotel NH di Ancona.

L’UAAR si è data tra le proprie finalità l’informazione e la trasparenza sui soldi e sui privilegi che la Chiesa Cattolica riesce a farsi riconoscere dalla classe politica nazionale e dai nostri amministratori locali (vedi 8×1000, esenzioni su immobili ed attività commerciali, beni degli enti ecclesiastici, donazioni, lasciti, ospedali privati ed alberghi; non ultimo l’utilizzo oscuro e discrezionale che alcune amministrazioni comunali fanno
degli degli oneri di urbanizzazione secondaria); Le autorità vaticane si fanno forti del loro status giuridico, ottenuto con gli sventurati concordati del 1929 e del 1984, che gli permette di essere sia cittadini italiani, capaci ed interessati di fare politica, sia funzionari di uno stato estero indisponibili alla trasparenza
e a dare risposte sui loro reali interessi.

Le critiche levate dal Consiglio Permanente della CEI al comportamento della classe politica italiana ed alcuni dicono al Presidente del Consiglio, ad una attenta lettura appaiono indirizzate invece alle istituzioni preposte a vigilare sulla legalità del comportamento dei cittadini.

(“Si moltiplicano notizie che riferiscono di comportamenti contrari al pubblico decoro e si esibiscono squarci – veri o presunti – di stili non compatibili con la sobrietà e la correttezza, mentre qualcuno si chiede a che cosa sia dovuta l’ingente mole di strumenti di indagine. In tale modo, passando da una situazione abnorme all’altra, è l’equilibrio generale che ne risente in maniera progressiva, nonché l’immagine generale del Paese. La collettività, infatti, guarda sgomenta gli attori della scena pubblica, e respira un evidente disagio morale. La vita di una democrazia – sappiamo – si compone di delicati e necessari equilibri, poggia sulla capacità da parte di ciascuno di auto-limitarsi, di mantenersi cioè con sapienza entro i confini invalicabili delle proprie prerogative.”)

Alle evidenti difficoltà della società italiana si propone come rimedio l’univoco concetto di famiglia nucleare composta da padre e madre, parenti e anche nonni, del ruolo certamente importante della scuola, e aggiungiamo noi, dell’esercito di insegnanti di religione, a cui fa subito seguito il vecchio trucco del “batter cassa”

(Certamente l’istituzione scolastica fa tutto quello che può, specialmente attraverso l’impegno serrato di una moltitudine di docenti e operatori, competenti e generosi. Eppure, questo dispiegamento di disponibilità pare non bastare, tanto è grande e delicata oggi «la sfida educativa»).

Un atteggiamento pregiudizievole questo, che non solo esclude tutti coloro che, divorziati, separati, conviventi, omosessuali, single, onestamente vivono e collaborano nella società, ma che tale mentalità pone inesorabilmente fra i “problemi” della società.

Il Circolo UAAR di Ancona lancia un appello a tutte le associazioni laiche e democratiche, agli atei e ai non credenti, agli studenti discriminati nelle scuole dall’insegnamento della religione cattolica, ai ricercatori scientifici e a tutti quei contribuenti che non vogliono che lo Stato italiano versi, ogni anno, milioni di euro
senza controllo né contropartite, a partecipare alla manifestazione di giovedì 27 gennaio 2011 ore 15.30, presso l’Hotel NH di Ancona.

il Coordinatore del Circolo UAAR di Ancona
Roberto Giorgetti
Il Delegato di Osimo
Giorgio Gioacchini

Il video della manifestazione congiunta Radicali-UAAR svoltasi giovedì 27 gennaio 2011
VIDEO

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