L’UAAR Senigallia risponde al Consigliere Bucari sulle priorità della Scuola

ScuolaGentile consigliere comunale Bucari Simonetta, la Delegazione UAAR di Senigallia non può che esprimerle solidarietà, e sentirci vicini alle sue parole, per l’accostamento della vicenda del murale dell’artista Geos che nulla ha a che fare con la scuola “Rodari”, di cui lei è anche coordinatrice.

Anche noi riteniamo che i quotidiani locali, che poi trovano sempre e puntualmente modo e spazio per ospitare le partigiane considerazioni dei soliti politici locali, abbiano voluto montare a tutti i costi un “caso”, da quella che poteva benissimo essere considerata una chiacchiera, oggetto delle dicerie e discussioni tra comari di quartiere. Pensiamo che lei abbia assolutamente ragione quando dice che famiglie, genitori, insegnanti e alunni dovrebbero essere uniti e concentrarsi di più su ciò che accade dentro la Scuola, piuttosto che su ciò che accade al suo esterno.

Concentrarsi, per esempio, proprio su quei tagli di cui parla anche lei, che colpiscono solo la Scuola Pubblica, ovvero la scuola di tutti, e mai la Scuola privata/paritaria (legge 62/2000), a stragrande maggioranza gestita da enti e realtà religiose cattoliche, ed in barba al dettato costituzionale dell’art. 33 (il comma 3 è perentorio: “enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”).

Dedicarsi, altro esempio, al fatto che l’Italia spende oltre 1,5 miliardi di euro ogni anno (cfr. www.icostidellachiesa.it) per una materia, la religione cattolica, che, oltre ad essere facoltativa per gli alunni, viene insegnata da docenti scelti dai Vescovi e pagati dallo Stato, impartita “in conformità con la dottrina cattolica”. Quindi, da un punto di vista assolutamente di parte, violando palesemente il principio di laicità.

Tutto questo sicuramente toglie risorse considerevoli alla Scuola Pubblica e sono solo alcune cose sulle quali dovremmo concentrarci tutti, come la nostra Associazione che ovviamente rimane sempre a disposizione per un confronto aperto e non smetterà d’impegnarsi per cambiare situazioni come queste.

Nella speranza che su queste ben più importanti tematiche, oltre ai comuni cittadini, comincino a concentrarcisi anche i quotidiani locali e le Istituzioni, le porgiamo il nostro più sentito augurio di buon lavoro.

da Paul Manoni, Delegato UAAR di Senigallia

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One Response

  1. Un tempo qui c’erano i francesi … se ci fossero rimasti … il problema sarebbe minore.

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