Vogliamo una società inclusiva: Fermiamo la propaganda razzista, mascherata da principi religiosi

SentinelleSABATO 23 MAGGIO – FABRIANO – dalle 16.30 – Corso della Repubblica

Le “Sentinelle in Piedi ” sono arrivate anche nella nostra città e noi non sottostiamo a questo regime di odio e razzismo.
Loro saranno nella piazza vicino alla nostra e noi manifesteremo a modo nostro, con musica e colori!!!

★ Stop l’Omofobia e si ai Diritti Civili

★ Rompiamo il silenzio delle “Sentinelle in Piedi” con MUSICA e COLORI

★ Munitevi di fischietti e unitevi alla nostra festa !!!!

COMUNICATO STAMPA

Vogliamo una società inclusiva: Fermiamo la propaganda razzista, mascherata da principi religiosi

Avere un orientamento sessuale oppure un’identità di genere che non coincide con il dualismo maschio-femmina è ancora oggi causa di discriminazione, violenza fisica, aggressione e in alcuni casi morte.
Sono in aumento, anche nel nostro paese, i casi di violenza a sfondo omo e trans fobico a carico di persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, queer e intersessuali. Non è purtroppo infrequente leggere nelle pagine di cronaca di adolescenti che si tolgono la vita a causa delle discriminazioni subite dai compagni di scuola, dai loro stessi familiari o genitori, persino a volte dagli insegnanti.
Tuttavia in Italia, seppure con un forte ritardo sul resto dei paesi del resto d’Europa, le cose stanno cambiando. L’attenzione ai diritti e alle esigenze di tanti nostri concittadini e concittadine, è ormai oggetto di proposte di legge ed iniziative dello Stato: La Legge Mancino esiste da oltre vent’anni e punisce le aggressioni commesse in base a discriminazioni razziali, etniche, religiose e ora vorremmo che sia estesa anche per quelle basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, così come richiesto dalle direttive europee.
Ma c’è chi crede, che l’estensione di alcuni diritti a tutti, come quello alla libera espressione del proprio orientamento sessuale e affettivo e della propria identità di genere, vadano contro alcuni principi fondamentali come il concetto tradizionale e “naturale” di famiglia basato su forti convinzioni di tipo religioso. Ma chi è che stabilisce cosa sia la famiglia “naturale”? Non è forse una sovrastruttura creatasi storicamente sulla base di processi economici prima e religiosi poi? Le sentinelle in piedi sono per la difesa della famiglia naturale e contro il diritto all’amore. Chi manifesta contro le unioni civili, lede i diritti di dignità e di rispetto non solo delle persone omosessuali ma di tutti noi.
Vogliamo una società più aperta, dove a più persone e gruppi sociali vengano date le stesse opportunità, diritti e dignità. Vogliamo una società più inclusiva, cosi come vorrebbe il significato più profondo della nostra Costituzione.
Contestiamo chi, in base a principi religiosi, reazionari e omofobi manifesta contro il diritto ad amarsi e ad essere riconosciuto e rispettato, contestiamo chi in nome della famiglia naturale dimentica che la maggior parte delle violenze contro le donne avviene nelle quattro mura domestiche, contestiamo chi nega alle donne il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza (diritto tutelato dalla legge 194), contestiamo chi in nome di principi religiosi nega i diritti alla pluralità e al rispetto.
Il Cristianesimo insegna ad accogliere, non ad escludere, l’uso razzista del suo messaggio, è solo propaganda politica.
Siamo per una legge contro l’OMOFOBIA, una legge seria che tuteli i diritti degli omosessuali. Siamo in piazza per sensibilizzare la società a un problema che per troppo tempo è stato messo da parte e ci auguriamo che i cambiamenti intervenuti in questi anni nella società italiana, che ormai riconosce nella sua maggioranza piena cittadinanza e legittimità ad una pluralità di modi d’essere, stili di vita ed espressioni incomprimibili di soggettività individuali possano trovare al più presto un compiuto riconoscimento legislativo.

ADESIONI

UAAR- Unione Atei e Agnostici Razionalisti,

Circolo ARCI “Il Corto Maltese”,
Laboratorio Sociale Fabbri,
Libera Fabriano,
ANPI Fabriano,
Gruppo Emergency Fabriano,
Altre Marche Sinistra Unita,
Ass. Culturale Oltre l’Altro,
Comitato Sveglia Fabrianesi,
Associazione Animalisti Italiani Onlus Sede di Fabriano,
FIOM Fabriano,
Lega SPI CGIL Fabriano,
ADL Cobas Marche

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One Response

  1. Fiorenzo Nacciariti

    Con riferimento al comunicato stampa pubblicato sul sito del Circolo Uaar di Ancona il 27/05/2015, intitolato “Vogliamo una società inclusiva: Fermiamo la propaganda razzista, mascherata da principi religiosi”, apparentemente a prima firma UAAR,

    ci tengo a chiarire che concordo solo parzialmente con questa presa di posizione dell’UAAR o del Circolo Uaar di Ancona.

    In particolare, del titolo del comunicato “Vogliamo una società inclusiva: Fermiamo la propaganda razzista, mascherata da principi religiosi”, condivido “Vogliamo una società inclusiva: Fermiamo la propaganda razzista”, ma non condivido “mascherata da principi religiosi”.

    Nel bagaglio “culturale” italiano è da sempre largamente diffusa, anche in gruppi non-cattolici e non-cristiani, la perniciosa favolistica biblica. In particolare tutti hanno ascoltato, almeno in sintesi popolare, la storiella di Sodoma e Gomorra.

    Quindi un’associazione che non fosse influenzata, neanche per disattenzione, dalla favolistica religiosa (come a me piacerebbe fosse l’UAAR) non avrebbe mai sottoscritto “propaganda razzista, MASCHERATA DA principi religiosi”, frase che rivela la tendenza religiosa di alcune delle associazioni sottoscrittrici o suoi aderenti, ma, per amore di verità storica, avrebbe preferito “propaganda razzista, FONDATA SU principi religiosi”, eventualmente accettando l’aggiunta “principi religiosi non condivisi dalle persone religiose delle associazioni sottoscriventi.”

    Invece il Circolo Uaar di Ancona (o l’UAAR?) si fa primo firmatario di un documento che promuove fanfaluche religiose di non meglio precisati cristiani, fanfaluche del tipo “Il Cristianesimo insegna ad accogliere, non ad escludere, l’uso razzista del suo messaggio, è solo propaganda politica”, che non si sa bene cosa centrino con le finalità statutarie dell’UAAR. Salvo forse il caso di alcuni cristianisti che, non avendo la faccia di presentarsi come tali, hanno pensato di fare la guerra alla parte retriva della CCAR sfruttando il nome dell’ateismo.

    Milioni di non-cristiani eliminati o assimilati possono testimoniare che il cristianesimo, se si guarda alla pratica e non ai bei discorsi, non insegna per niente ad accogliere, ma solo ad assimilare o a eliminare.

    In generale, le religioni monoteiste stanno alla libertà religiosa come il fascismo sta al pluralismo democratico.

    C’è poi chi va cianciando che ci sarebbe un “cristianesimo delle origini” che sarebbe diverso. Ma allora costoro perché non si presentano come “cristiani delle origini” invece che come atei?

    Fiorenzo Nacciariti (socio UAAR)

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