Comunicato stampa “Occhiopermille”

OcchiopermilleCOMUNICATO STAMPA
Ancona, 14 Aprile 2014
Agli organi di stampa, loro sedi

OGGETTO: Campagna UAAR “Occhiopermille”

Ogni anno più di un miliardo di euro esce dalla casse dello Stato con il meccanismo dell’8 per mille, che l’UAAR – Unione Atei Agnostici Razionalisti – sin dalla sua nascita, è determinata a voler eliminare: principale beneficiaria è la Chiesa cattolica che con il 37% delle firme si aggiudica l’82% dei fondi, in virtù del meccanismo per cui le quote non espresse – quelle che non vengono destinate, perché il contribuente non firma né per lo Stato né per una delle confessioni religiose che ha accesso ai fondi – sono comunque ripartite in proporzione alle firme ottenute.
Non solo: in passato anche una parte consistente dell’8 per mille destinato allo Stato è finito, di fatto, nelle casse della Chiesa cattolica, perché utilizzato per il restauro di chiese ed immobili ecclesiastici (alla voce “beni culturali”) oppure devoluto ad associazioni e organizzazioni non governative di matrice cattolica impegnate in “interventi per la fame del mondo” o per i rifugiati.

In questi giorni, prende il via a livello nazionale, la nostra campagna associativa “Occhiopermille”, che ha come scopo quello di aiutare i contribuenti a effettuare una scelta informata e consapevole per la destinazione dell’8 per mille.
Impegnati nella difesa della Laicità delle Istituzioni, come Associazione riteniamo infatti che delle quote dell’8 per mille, occorra cominciare al più presto a farne un uso più laico.

Quest’anno, grazie alla legge di stabilità 2014 che ha modificato la legge che regolamenta l’8 per mille (Legge n. 222/1985) lo Stato può destinare il proprio 8 per mille – oltre che a “interventi straordinari per la fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali” – anche per “ristrutturazione, miglioramento, adeguamento antisismico,messa in sicurezza, ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica”.

Per questi motivi, stiamo invitando tutti i Sindaci dei comuni della Provincia, a presentare domanda per l’8 per mille statale, indicando come progetto da finanziare, o un intervento di edilizia scolastica, o un intervento per far fronte a calamità naturali. Le pubbliche amministrazioni hanno tempo fino al 30 settembre per presentare questa richiesta e fare così in modo che almeno l’8 per mille statale sia usato laicamente e a beneficio di tutti i cittadini.

Fiduciosi nell’apprezzamento di questa nostra iniziativa da parte dei cittadini, li invitiamo tutti ad informarsi sul meccanismo fraudolento dell’8 per mille, e a partecipare attivamente, firmando affinché venga destinata la loro quota dell’8 per mille, allo Stato.

Il Coordinatore del Circolo UAAR di Ancona
Giorgio Gioacchini

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3 Responses

  1. Una battaglia… sacrosanta. Bel gioco di parole. La Chiesa è ricca, tanto ricca. Non sono toglie soldi allo stato italiano, ma l’immenso patrimonio che ha non lo devolve neanche alle parrocchie, ai conventi. Così, trovo immorale che alla messa si chiede la questua. E si chieda alle famiglie, gravemente in difficoltà in questo momento di crisi, a sostenere opere come… chessò, il nuovo campetto sportivo. E si faccia appello alla loro carità. Ma basta, no??? Nella lotta contro gli sprechi dell’amministrazione pubblica perché non entrano argomenti come questi?

  2. A mio avviso la disparità di finanziamento tra le associazioni comuni e quelle religiose è incostituzionale, sia nella misura (5×1000 con tetto massimo contro 8×1000), che nella divisione per categorie religiose e non, infatti le religioni non hanno “competitors” e viceversa …..

    Sulla incostituzionalità e disparità di trattamento si dovrebbe agire, anche a livello europeo.

    In ogni caso il fatto che le religioni dicono sempre di avere fiducia nelle “Provvidenza” ma poi si fanno finanziare dallo Stato …. beh fa molto pensare che proprio le religioni siano le prime a non credere alla “Provvidenza” …. nel qual caso si dovrebbe poter procedere a chiedere di rinunciare al finanziamento “terreno” in cambio di quello “celeste” …. se poi le religioni si dichiarano “associazioni” sia pur di tipo religioso, allora che le religioni concorrano con tutte le altre …. e se il mantenimento dei finanziamenti riservati alle religioni fosse subordinato a questa scelta, credo che le religioni, pur di mantenerlo si dichiarerebbero “terrene” ….. rinunciando a ogni pretesa di “Divinità” …. alla quale peraltro non devono mai avere troppo creduto, almeno a livello di “Intellighenzia”.

  3. … Aggiungo anche un’altra considerazione. Il Vaticano è uno Stato straniero. Noi sovvenzioniamo uno Stato straniero vinto in guerra nel 1860. Dovrebbe essere il Vaticano a pagare lo Stato italiano. Danni di guerra che non sono mai stati corrisposti all’Italia, anzi. Il Vaticano ha preteso come “risarcimento” (ma di che???) proprio una serie di prepende che ancora ci portiamo dietro…

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