Commemorazione della battaglia di Castelfidardo

CastelfidardoCOMUNICATO STAMPA
Ancona, 18 Settembre 2011

Agli organi di stampa, loro sedi

Oggetto: commemorazione Battaglia di Castelfidardo.

Il Circolo Uaar di Ancona da alcuni anni partecipa alle celebrazioni della ricorrenza della battaglia di Castelfidardo del 1860 presso l’Ossario della Selva, sul luogo dove avvenne lo scontro fra l’esercito Piemontese e l’esercito mercenario Pontificio, per ricordare le vittime della guerra che portò alla liberazione delle Marche dalla teocrazia del Papa Re e alla nascita dell’Italia Unita.

Purtroppo nel 2010 abbiamo dovuto constatare l’assenza delle autorità civili del Comune, in ogni caso ben rappresentate dal Gonfalone e da un drappello dei Vigili Urbani e di Carabinieri in congedo; il discorso ufficiale fu tenuto dal Vescovo, autorità più alta in grado, sia italiana sia vaticana.

Quest’anno le celebrazioni ufficiali sono avvenute presso il gruppo bronzeo del Monumento Nazionale e caratterizzate da un rito religioso cattolico, furbescamente inserito fra i momenti ufficiali della cerimonia. Non è chiaro se i cittadini italiani che non seguono la religione preferita della maggioranza dei politici abbiano la possibilità di distinguere fra i momenti commemorativi di quanti hanno combattuto e sono morti per liberarci e le funzioni religiose degli eredi storici e morali di quella dittatura.
Non si contesta ai cattolici di avere una loro commemorazione, si contesta che funzione religiosa e civile non siano più distinguibili, impedendo agli italiani non cattolici di assistere alla celebrazione dello Stato laico.

Nel calendario 2011 delle celebrazioni ufficiali la deposizione di fiori all’Ossario è stata tralasciata; nessuno in Comune ha saputo fornire informazioni a riguardo.
La mattina di Domenica 18 Settembre, una delegazione del Circolo Uaar di Ancona ha deposto in solitudine una corona di alloro in ricordo delle vittime della Battaglia e del reale significato storico e politico di quella guerra; non abbiamo voluto attendere l’arrivo dei figuranti a cavallo, in abiti ottocenteschi, che sarebbero giunti non prima delle 13.30, con il seguito di fotografi e tv locali.

Roberto Giorgetti.
Coordinatore del Circolo UAAR di Ancona

Lascia un commento