Sabato mattina 28 Febbraio, delegati del circolo Uaar di Osimo e dell’associazione Luca Coscioni Marche, si recheranno in Comune per protocollare una petizione popolare in cui viene chiesto al consiglio comunale di pronunciarsi sull’introduzione di un registro comunale dei Testamenti biologici.

Testimonial d’eccezione sarà Mina Welby, vedova di Piergiorgio Welby, il celebre attivista politico e giornalista che, malato di distrofia muscolare, fu protagonista di una strenua lotta per il riconoscimento del diritto a chiedere l’interruzione delle terapie respiratorie che lo tenevano in vita.

L’Uaar, la Coscioni, moltissime altre associazioni e migliaia di laici italiani si dicono certi che, nel vergognoso silenzio delle istituzioni politiche nazionali, ossequiose da sempre agli interessi ideologici della Chiesa cattolica, quello del registro comunale dei biotestamenti possa essere un valido strumento di difesa del diritto inviolabile di ogni cittadino italiano a vedersi riconosciuta la possibilità di esercitare la propria volontà ad autodeterminarsi, nel pieno rispetto dei propri convincimenti.

Il Testamento biologico, per chi non lo sapesse, è una dichiarazione scritta, contenente “direttive anticipate” di fine vita, qualora ci si dovesse trovare nella possibilità di non poter opinare liberamente sulle cure ricevute.

L’Uaar ricorda ai concittadini e concittadine osimani, che circa due anni fa depositò in comune oltre trecento firme di osimani che sostennero una analoga petizione, senza aver mai ricevuto notizie dalla precedente amministrazione.

I promotori dell’iniziativa chiedono a tutti gli osimani e le osimane che ancora sperano di vedersi riconosciuto questo strumento da parte dal nostro comune, di venire sabato 28 Febbraio, dalle ore 9.30 alle ore 11, davanti l’ingresso del comune, per firmare anche questa seconda petizione.Ci troverete con i moduli da firmare.

Dare voce ai diritti si può, anche con una semplice firma.

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