Presentazione di “Uscire dal gregge” con Adele Orioli

Presentazione Uscire dal Greggevenerdì 22 ottobre 2010 presso la libreria laFeltrinelli di Ancona il circolo Uaar organizza la presentazione del libro “Uscire dal gregge” alla presenza della coautrice Adele Orioli; l’iniziativa viene svolta per richiamare l’attenzione della cittadinanza sulla pratica dello “sbattezzo” ovvero dell’uscita volontaria dei non credenti dalla Chiesa Cattolica, a cui quasi tutti noi veniamo affiliati nei primi giorni dalla nascita tramite l’imposizione del battesimo.

Il Titolo: “Uscire dal gregge. Storie di conversioni, battesimi, apostasie e sbattezzi.
Autori: Raffaele Carcano e Adele Orioli
Editrice: casa editrice Luca Sassella;
dati: ed. 2008 – 319 p. – brossura – € 14

le biografie:

Raffaele Carcano
Nato a Magenta (MI) nel 1966. Dal 2004 vive a Roma, laureato in scienze storico-religiose presso l’Università “La Sapienza” di Roma, con una tesi sull’Inquisizione messicana.
Nel 2006 ho curato la pubblicazione del volume collettivo Le voci della laicità; nel 2008 ha scritto, insieme ad Adele Orioli, Uscire dal gregge. Storie di conversioni, battesimi, apostasie e sbattezzi. suoi articoli sono stati pubblicati su L’Ateo, Non Credo, il Manifesto, International Humanist News, il sito di MicroMega: scrive per il blog dell’associazione. Dal 2007 è segretario dell’associazione UAAR.

Adele Orioli
Nata a Roma nel 1975, laureata in giurisprudenza, specializzazione in relazioni istituzionali, coautrice di “Uscire dal gregge”, responsabile iniziative giuridiche Uaar dal 2007, compito che la vede impegnata in numerose aule di giustizia in difesa e a promozione della sempre più vituperata laicità dello stato.
E’ attualmente responsabile dello sportello ondine “SOS laicità” del sito UAAR. Ed è impegnata in prima linea per allargare il più possibile il fondamentale diritto di uscita dalla chiesa cattolica da parte dei cittadini non più credenti.

Il libro:

questo libro focalizza l’attenzione sulla «rivendicazione di un diritto […] quello di non essere costretti a far parte di un’organizzazione senza il proprio consenso». Il fatto è che la Chiesa Cattolica, così come tante altre religioni, abbia sempre rivendicato come un suo diritto quello di imporre la propria fede a tutti i nuovi nati, con metodi abbastanza discutibili e ciò viene ricostruito storicamente e puntigliosamente.

Il libro si presenta come un’analisi multidisciplinare sui meccanismi di entrata e uscita dalle religioni, si muove con competenza tra storia, sociologia, antropologia, diritto, teologia.

il libro per lo stile e l’ampiezza dei temi trattati, si pone come una novità in Italia: l’ampia bibliografia, che spazia dalle fonti teologiche antiche a studi recentissimi, dà un’idea dello sforzo di approfondimento e sintesi necessari per elaborare un’opera di questo tipo. Opera di cui si sentiva la mancanza, in un periodo in cui si parla tanto di revival delle religioni e si tende a ignorare che i nostri tempi sono caratterizzati soprattutto da un’affermazione decisa e generalizzata di coloro che, appunto, “escono dal gregge”.

Lo sbattezzo:

‘Sbattezzo’ significa cancellazione degli effetti civili del battesimo, ossia l’elementare diritto, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e riconosciuto da un provvedimento del Garante per la privacy, di poter abbandonare una confessione religiosa: nel caso specifico, di non essere più considerati dallo Stato come “sudditi” della Chiesa, “obbedienti” e “sottomessi” alle gerarchie ecclesiastiche, come recita il Catechismo.
L’UAAR non organizza controriti vendicativi, ma invita coloro che non sono più cattolici a esercitare questo diritto: stima in quindicimila il numero dei cittadini che già lo hanno fatto, ma ritiene che se coloro che non hanno ancora formalmente abbandonato la Chiesa cattolica lo faranno in una sola occasione, l’impatto della loro decisione sarà sicuramente amplificato.
Per questo motivo l’UAAR ha organizzato, il 25 ottobre 2008, la prima giornata nazionale dello sbattezzo, raccogliendo 1.032 adesioni: giornata replicata nel 2009 con altre 820 adesioni. Il 25 ottobre 2010 avrà luogo la terza edizione.
La data dell’iniziativa è stata scelta in ricordo di quanto accadde il 25 ottobre 1958, giorno in cui la Corte d’appello di Firenze assolse il vescovo di Prato, che aveva denigrato pubblicamente due giovani che vollero sposarsi civilmente. E lo assolse non perché non li aveva diffamati, ma perché i coniugi erano “suoi sudditi, perché battezzati”: e dunque liberamente denigrabili da parte dell’autorità ecclesiastica.

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